sabato 8 gennaio 2011

Il Distacco - Tutto accade quando meno te lo aspetti

Il Distacco.

Cos'è veramente il Distacco?

Che relazione c'è fra il desiderare e il distacco dal desiderio?

Da un lato dovremmo provare l'emozione per l'obiettivo prefissato o l'oggetto del nostro desiderio, essere magari entusiasti, gioiosi, saltellanti. Essere ottimisti, lanciati verso pensieri soltanto positivi. Adrenalinici, poiché nell'emozione investita otteniamo tutto ciò che desideriamo. O almeno così sostengono i guru di the secret e legge di attrazione. E intanto essere.... Distaccati.

Distaccati?

Puoi ancora essere distaccato nei desideri che riguarderanno le vicende amorose? In genere Ami...o non ami. Se Ami...sei come... "attaccato"; se non ami puoi essere o sembrare distaccato. Esasperando il concetto: se non ami e assisti al tentato ritorno di un ex, la cosa può addirittura infastidirti. Ormai sei distaccata/o dall'amore e il suo desiderarlo. Qualcuna potrà forse provare soddisfazione, compiacimento e lasciarsi andare a frasi del tipo: ora che non me ne frega più nulla (distacco?) è tornato!

E' dunque possibile applicare la teoria del distacco in amore, e se fosse possibile è forse essa stessa come il Non amare? A che serve ottenere qualcosa quando non la desideri più? L'apprezzeresti?

Molto spesso, chi parla di Manifesting, di attivare risposte alla legge di attrazione, chi vuol suggerire procedure applicative e metodi potenzianti alla realizzazione dei tuoi desideri, suggerisce di applicare il Distacco, senza meglio spiegare che cosa si intende esattamente.

Il Distacco consiste nello smettere di alimentare quella corrente di pensiero che desidera.

Ciò potrà sembrare anche semplice ed ovvio, ma è sempre meglio non lasciarsi ingannare dalle apparenze.



Vi farò l'esempio delle ricetrasmittenti, i walkie talkie.

Puoi pure continuare a blaterare, e chiedere chi c'è in ascolto, chi c'è dall'altro capo, sintonizzato sulla stessa frequenza (radio, Mhz -e non frequenza vibrazionale). E farlo per ore, con il tasto premuto in trasmissione, "pronto, pronto, ho bisogno di aiuto, chi c'è in ascolto, ti prego di rispondere, ci sei? Pronto, pronto, ho un forte desiderio!"

Nessuno ti potrà rispondere, perché sei sempre in trasmissione, e non stai permettendo la risposta. Stai cioè occupando unilateralmente il canale di comunicazione.

Il tuo tasto di richiesta di aiuto è sempre premuto, la trasmissione è sempre su ON.

Distacco, - o disconnessione, per utilizzare un termine internettiano – significa proprio ed esattamente questo: staccare, sospendere, fare pausa. Premere, intanto, STOP. Clicca su disconnetti.

Anche lasciando il computer (la tua mente) acceso. E bé :)

Il desiderio, la passione, il tentato Manifesting, l'entusiasmo che proponi nel realizzare un tuo sogno ed obiettivo non può, non deve e non dovrebbe cessare mai. Anzi più è costante e meglio è.

Tuttavia "costante" non vuol dire necessariamente "continuativo ed incessante". Costante poiché ripetuto nel tempo ma anche in tempi e momenti diversi. Pause e sospensioni incluse.

Potremmo anche ipotizzare una mappa dei momenti adatti nella giornata, degli orari migliori, per proporre il nostro desiderio. Roy Martina suggerirebbe la mattina appena svegli o la notte prima di dormire, ma fra questi, negli spazi di mezzo è utile, giusto e doveroso osservare il Silenzio, mettersi in un ascolto non attivo ma sottinteso.

Operiamo il distacco, ovvero la disconnessione, da quei nostri ferventi pensieri.

Pensiamo qualsiasi altra cosa, perfino un panino caldo con la mortadella. Qualcosa di diverso, non annesso al nostro desiderio.

Anche una passeggiata al parco, leggere un libro, una chiacchierata al telefono, dove chiaramente non si deve parlare con l'amica di turno della tua condizione che sottenda l'attesa e la soddisfazione del tuo desiderio. Altrimenti che Distacco sarebbe? Tutto chiaro?

Adesso stacco.
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